Mi piace scopare fino a star male, il racconto di una ninfomane occasionale
Sesso, sesso e ancora tanto, ma tanto, ma veramente tanto sesso
Quando mi prende la voglia non ragiono, non penso che sia troppo, che mi ci vorranno due o tre giorni per riprendermi, quando l’occasione mi apparecchia il letto io mi sdraio e mangio fino a che non sono sazia.
Mi piace il sesso, il suo odore, il suo sapore. Adoro l’eccitazione che sale, il desiderio che mi spinge a guardarmi intorno e a osare.
Aprire un altro po’ la camicia, tirare su la gonna, sedermi, accavallare le gambe sorridere e mettermi a contare. Non conto pecore, non voglio dormire. Desidero sentire mani rovistarmi ovunque, lingue e falli insinuarsi rapidi e decisi in ogni piega del mio corpo.
Solitamente prima che arrivi al tre almeno un paio dei membri della stanza, quelli che stavo contando, sono attratti dai miei capelli biondi, dai miei occhi azzurri e da quella che sarebbe una quarta se mi decidessi a indossare un reggiseno.
La mia voglia sale, non riesco a smettere di sorridere pregustando quello che mi aspetta.
Mentre ti ascolto presentarti la mia mente già ti immagina inginocchiato, accarezzarmi le cosce, risalire fino all’inguine e insinuarti nella mia fessura. Ti sorrido, comincio a colare, te ne accorgi e appoggiando casualmente una mano sul seno giochi con un capezzolo rischiando di farti male con la sua durezza.
Capisci che non mi interessa sapere il tuo nome, che lavoro fai, se hai una moglie con la quale non scopi da mesi o altro, voglio solo che indossi il tuo corpo e lo muovi sapientemente dentro e fuori di me fino a quando sarò troppo stanca per apprezzarlo.
Voglio venire ancora e ancora, voglio far uscire il mare di voglia che ho dentro e avvolgermi nella soddisfazione.
E’ come una droga
Mentre guidi per raggiungere il mio appartamento ti controllo. Il pene è bello eccitato ma te lo lavoro un po’, con calma, facciamolo venire all’aperto, è buio nessuno si accorge stai tranquillo.
A un semaforo rosso ne approfitti per infilare un paio di dita dentro di me, ti dico che non avresti dovuto farlo, ora non ti permetterò più di lasciarmi andare, svolta qui c’è un garage che posso usare in caso di necessità.
Entri come un fulmine, spegni l’auto, apri gli sportelli, fai scivolare i sedili senza mai smettere di muovere le dita dentro di me, io sto aspettando di sentire la tua lingua succhiare il mio clito per cominciare a spingere il mio piacere.
E l’argine viene infranto, il primo orgasmo prepotente reclama la ribalta. Ti piace, mi piace, mi sorridi, mi baci.
Ti svesti e mi svesti continuando a leccarmi. Spingo fuori dolce ed infinito piacere, denso e profumato è ora di darmi di più.
Ma continui a giocare con i miei buchetti e allora prendo a leccarti prima la punta, poi lungo tutta l’asta, poi comincio a succhiarti ma vengo distratta da un’altra ondata di piacere liquido ed ho bisogno di sentirti dentro, devi spingere fino a farmi urlare.
Poi è solo piacere. Sotto e sopra, dentro e fuori, sono carezze e spinte e sussurri e picchi di puro e infinito piacere. Il mio, il tuo.
Ormai sono troppo sensibile, al minimo tocco fremo e colo, ma ho ancora molto da dare non ti permetto di rallentare, non puoi lasciarmi così. Cerco di rinvigorirti baciandoti con trasporto, leccando e mordendoti le labbra, pizzicando i tuoi capezzoli, accarezzandoti il corpo con il mio, senza dimenticarlo.
Carezze e colpi di lingua sullo scroto, piccole attenzioni al membro stanco, per non metterlo in soggezione. Ti vedo in difficoltà, sto per chiederti di chiamare un amico per darti tregua quando ricordo che in borsetta dovrei avere un aiuto.
Il mio vibratore preferito. Riposati e goditi lo spettacolo che dopo tocca ancora a te.
Sesso occasionale nella tua zona? Migliaia di persone ti stanno aspettando!